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Ponte di Brenta

Ponte di Brenta (Quartiere 3 Est) è un antico borgo sulla via di Venezia, parte del Comune di Padova prima della Prima guerra mondiale, confina con il comune di Vigonza, dal quale è separato dal fiume Brenta.

Nato attorno ai traffici di barcaroli e viaggiatori, il borgo è caratterizzato dalla presenza di alcune notevoli ville patrizie veneziane, tra le quali spicca Villa Breda con il suo parco, oggi di proprietà della Fondazione "Vincenzo Stefano Breda", voluta dall'omonimo senatore del Regno e a lui intitolata. La villa, oggi sede museale, si affaccia sul fiume, dal quale avveniva l'accesso fino alla costruzione verso la fine del XIX secolo della ferrovia Padova-Venezia, ad opera sempre del senatore Breda, che con l'occasione creò una fermata esattamente in asse con il viale di accesso alla villa, dal lato del parco. Al senatore Breda sono tra l'altro intitolati l'ospizio per anziani e l'ippodromo di Padova, situati anch'essi nella frazione, l'asilo infantile, situato nella piazza principale e la modernissima struttura per persone affette da sclerosi multipla Casa Breda, di recente costruzione, nel quartiere Brentelle.

Il parco della villa ospita una pista per cavalli, primo ippodromo cittadino, e delle scuderie ottocentesche, retaggio della passione del patrizio per l'ippica.

Nella piazza principale di Ponte di Brenta si affacciano l'antica chiesa parrocchiale di San Marco e San Michele, di aspetto settecentesco. All'interno, opere di Luca Giordano e un pregevole organo dell'epoca.
Una piccola località di Ponte di Brenta è Torre, che secondo la storia in epoca medievale raggruppava le attuali frazioni di Mortise, Ponte di Brenta, Arcella e Altichiero. C'è chi afferma che Sant'Antonio sia morto a Torre invece che all'Arcella, in quanto quest'ultima all'epoca non sarebbe neppure esistita.

 

 
    


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